Premessa

Il settore agricolo sta affrontando shock e stress senza precedenti. Negli ultimi anni, le calamità provocate da rischi naturali hanno spaziato da potenti tifoni nel sud-est asiatico a stagioni di uragani atlantici più attivi, gravi siccità in molti Paesi ed enormi sciami di locuste del deserto nei Paesi del Grande Corno d'Africa, della penisola arabica e dell'Asia sud-occidentale. Il cambiamento climatico sta aumentando la frequenza e l'intensità di questi eventi, causando perdite di produzione, danneggiando terreni e proprietà nei settori agricoli e minacciando i mezzi di sussistenza in tutto il mondo.

Di fronte a queste tendenze, un approccio "business-as-usual" alla gestione dei rischi di disastro non sarà sufficiente per permettere all'agricoltura di affrontare la triplice sfida di fornire cibo sicuro e nutriente a una popolazione globale in crescita, garantire mezzi di sussistenza sostenibili alla catena agroalimentare e gestire in modo sostenibile le risorse naturali della terra. I semplici tentativi di ripristinare il precedente stato delle cose rischiano di perpetuare le vulnerabilità del settore.

Questo rapporto congiunto OCSE-FAO, finanziato dal governo italiano e risultato della presidenza italiana del G7 nel 2017, presenta un approccio basato sulla resilienza per gestire gli impatti delle calamità legate a rischi naturali. Dimostra che passare da un approccio di gestione del rischio a un approccio di resilienza significa sottolineare l'importanza della pianificazione per prevenire e mitigare gli impatti negativi delle calamità prima che si verifichino, permettendo agli agricoltori di essere maggiormente preparati a riprendersi dalle calamità e aiutando il settore ad adattarsi e trasformarsi in modo da essere meno vulnerabile alle calamità future.

Il rapporto si basa su sette case study su Cile, Italia, Giappone, Namibia, Nuova Zelanda, Turchia e Stati Uniti per esaminare gli accordi di governance, le misure politiche e le strategie a livello di azienda agricola che i governi, gli agricoltori e gli altri portatori di interesse del settore agricolo stanno già utilizzando per rafforzare la resilienza del settore alle calamità legate a rischi naturali. Offre spunti e raccomandazioni concrete su come i Paesi, a prescindere dal loro grado di sviluppo, possano rafforzare la resilienza dell’agricoltura alle calamità legate a rischi naturali e permettere al settore di continuare a svolgere un ruolo decisivo nel contribuire allo sviluppo sostenibile.

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