Sintesi

Lo standard comune di comunicazione di informazioni (CRS) è stato elaborato per promuovere la trasparenza fiscale in relazione ai conti finanziari detenuti all'estero. Dall'adozione del CRS nel 2014 sono trascorsi oltre sette anni, durante i quali più di 100 giurisdizioni hanno attuato tale standard e i mercati finanziari hanno continuato a evolversi, dando origine a nuove prassi di investimento e di pagamento. L'OCSE, in collaborazione con i Paesi del G20, ha quindi svolto la prima revisione completa del CRS in consultazione con le giurisdizioni partecipanti, le istituzioni finanziarie e gli altri portatori di interessi.

Ciò ha prodotto due risultati:

  1. I. un nuovo quadro giuridico in materia di trasparenza fiscale che prevede procedure standardizzate per lo scambio automatico di informazioni fiscali sulle operazioni in cripto-attività con le giurisdizioni di residenza dei contribuenti (denominato "Quadro per la comunicazione di informazioni in materia di cripto-attività" o "CARF"); e

  2. II. una serie di modifiche del CRS.

Uno dei principali sviluppi che l'OCSE ha cercato di affrontare è l'emergere delle cripto-attività, che possono essere trasferite e detenute senza interagire con gli intermediari finanziari tradizionali e senza che alcun amministratore centrale abbia una visione completa delle operazioni effettuate o della localizzazione delle cripto-attività detenute.

Tali sviluppi hanno reso meno visibili alle amministrazioni fiscali le attività fiscalmente pertinenti svolte nell'ambito del settore, e quindi risulta più difficile verificare se le passività fiscali associate siano adeguatamente dichiarate e valutate, il che rischia in modo significativo di compromettere gradualmente i recenti progressi in termini di trasparenza fiscale raggiunti finora su scala mondiale. Alla luce delle caratteristiche specifiche dei mercati delle cripto-attività, l'OCSE, in collaborazione con i Paesi del G20, ha sviluppato il CARF, un quadro normativo globale dedicato alla trasparenza fiscale che prevede procedure standardizzate per lo scambio automatico di informazioni fiscali sulle operazioni in cripto-attività con le giurisdizioni di residenza dei contribuenti e su base annuale.

Il CARF è costituito da tre componenti distinte:

  • norme e relativo Commentario che possono essere recepiti nel diritto nazionale per acquisire le informazioni dai prestatori di servizi per le cripto-attività con obbligo di comunicazione aventi un legame operativo pertinente con la giurisdizione che attua il CARF. Tali norme e il relativo Commentario sono stati elaborati attorno a quattro elementi fondamentali: i) l'ambito di applicazione delle cripto-attività; ii) le entità e le persone fisiche soggette agli obblighi di raccolta e comunicazione dei dati; iii) le operazioni soggette a comunicazione, nonché le informazioni che devono essere comunicate in relazione a tali operazioni; e iv) le procedure di adeguata verifica in materia fiscale per individuare gli utenti di cripto-attività e le persone che esercitano il controllo sugli stessi e per determinare le giurisdizioni fiscali pertinenti ai fini della comunicazione e dello scambio di informazioni;

  • un Accordo multilaterale tra autorità competenti per lo scambio automatico di informazioni basato sul CARF (CARF MCAA) e il relativo Commentario (o accordi o intese bilaterali); e

  • un formato elettronico (schema XML) che deve essere utilizzato dalle autorità competenti per lo scambio di informazioni CARF, nonché dai prestatori di servizi per le cripto-attività con obbligo di comunicazione per trasmettere le informazioni CARF alle amministrazioni fiscali (come previsto dal diritto nazionale).

La parte I della presente pubblicazione contiene le norme e l'Accordo multilaterale tra autorità competenti per lo scambio automatico di informazioni basato sul CARF e i relativi Commentari. Lo schema XML a supporto dello scambio di informazioni basato sul CARF sarà pubblicato separatamente.

La prima revisione completa del CRS, condotta parallelamente allo sviluppo del CARF, ha introdotto modifiche volte a far rientrare nel suo ambito di applicazione attività, prodotti e intermediari finanziari nuovi, in quanto potenziali alternative ai prodotti finanziari tradizionali, evitando al contempo la duplicazione delle comunicazioni già previste dal CARF. Sono state inoltre apportate ulteriori modifiche per migliorare i risultati della comunicazione nell'ambito del CRS, tra cui l'introduzione di obblighi di comunicazione più dettagliati, il rafforzamento delle procedure di adeguata verifica in materia fiscale, l'introduzione di una nuova categoria facoltativa di istituzioni finanziarie non tenute alla comunicazione per le entità di investimento che sono organizzazioni effettivamente senza scopo di lucro e la creazione di una nuova categoria di conti esclusi per i conti dei contributi in conto capitale. Inoltre, in una serie di punti del Commentario relativo al CRS sono stati inseriti ulteriori dettagli per aumentare la coerenza nell'applicazione di tale standard e per integrare le domande frequenti e gli orientamenti interpretativi precedentemente pubblicati.

Nella parte II della presente pubblicazione sono contenuti:

  • le modifiche del regolamento CRS e il relativo Commentario; e

  • un addendum all'Accordo multilaterale tra autorità competenti per lo scambio automatico di informazioni finanziarie e i relativi Commentari, che forniscono alle giurisdizioni partecipanti una base giuridica aggiornata per scambiare il maggior numero di informazioni previsto dal CRS modificato.

Il modificato schema XML del CRS a supporto dello scambio di informazioni a seguito della modifica di tale standard sarà pubblicato separatamente.

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