1887

OECD Multilingual Summaries

OECD Skills Outlook 2019

Thriving in a Digital World

Summary in Italian

Cover
La pubblicazione è disponibile all’indirizzo:
10.1787/df80bc12-en

Prospettive dell’OCSE sulle competenze, 2019

Prosperare in un mondo digitale

Sintesi in italiano

Le nuove tecnologie digitali, tra cui le tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni (TIC), l’intelligenza artificiale e la robotica, stanno trasformando il modo in cui le persone vivono, lavorano e apprendono. La digitalizzazione offre un immenso potenziale per aumentare la produttività e migliorare il benessere. Inoltre, la digitalizzazione può dare agli individui un potere maggiore (una maggiore capacità di decisione) per la scelta dei contenuti di apprendimento, rispetto a quando e dove lavorano e a come si impegnano nella vita sociale. Tuttavia, tale trasformazione può anche accentuare le disuguaglianze qualora alcune persone o regioni fossero lasciate indietro. Con un’azione volta a migliorare le competenze delle loro popolazioni, i Paesi possono garantire che le nuove tecnologie si tramutino in risultati migliori per tutti. Tale orientamento richiede un’azione pubblica unificata e coordinata e politiche in tema di competenze che fungano da pietra angolare per questo pacchetto d’intervento.

Le competenze sono essenziali per prosperare in un mondo del lavoro e in una società digitali

Le competenze aiutano a colmare i divari sociali nell’accesso ai e nell’utilizzazione dei device digitali

Un numero crescente di attività quotidiane può essere eseguito online. Sebbene non tutti debbano svolgere compiti complessi e diversificati utilizzando le nuove tecnologie, gli individui dovrebbero essere in grado di sviluppare le competenze necessarie per entrare nel mondo digitale.

  • Nonostante l’espansione dell’accesso alla banda larga, la mancanza di competenze adeguate diviene una ragione sempre più importante per cui alcune persone non dispongono di Internet a casa. Con l’espansione dell’uso di Internet, il divario digitale ‑‑ che inizialmente riguardava le lacune nell’accesso a Internet – è sempre più definito dai diversi modi in cui le persone sono capaci di utilizzare Internet e dai vantaggi che traggono dalle loro attività online.
  • Un buon livello di competenze funzionali di alfabetizzazione (literacy), di competenze funzionali di matematica (numeracy) e una buona capacità di risoluzione dei problemi (problem‑solving) in ambienti a ricco contenuto tecnologico (con un’alta valenza tecnologica) sono fondamentali per consentire alle persone di sfruttare tutti i vantaggi derivanti dall’uso di Internet e di utilizzarlo in modi differenziati e complessi piuttosto che limitarne l’uso solo all’informazione e alle comunicazioni.
  • Navigare nella rete sta diventando sempre più complesso. Gli utenti di Internet necessitano di competenze concettuali e cognitive per cogliere il significato di cosa c’è dietro l’informazione online. Insiemi differenti di competenze cognitive incidono diversamente sul tipo di azioni eseguite online dalle persone. Un buon livello di competenze cognitive aumenta altresì la probabilità che le persone proteggano i loro dati personali e mantengano la loro sicurezza online. Genitori e figli con un più ampio bagaglio di competenze possono altresì essere meglio preparati per far fronte ai rischi del cyberbullismo o dell’uso eccessivo di Internet.

Le competenze aiutano i lavoratori ad adattarsi ai cambiamenti nei mercati del lavoro in un mondo digitale del lavoro

La digitalizzazione sta trasformando il modo in cui molte attività sono eseguite. Il ritmo con il quale si stanno sviluppando le nuove tecnologie sta accelerando, destando ansie circa l’ipotesi che presto con il loro sviluppo, alcuni lavoratori potrebbero diventare superflui. Allo stesso tempo, la trasformazione digitale sta creando nuove opportunità e nuovi posti di lavoro. Infine, il pieno successo della digitalizzazione dipenderà dalla capacità di ogni Paese di sviluppare un insieme di politiche che aiutino i lavoratori ad adattarsi a tali cambiamenti e a sviluppare le opportune competenze per prosperare nel mondo digitale.

  • La tecnologia può sostituire i lavoratori nelle mansioni di routine che sono semplici da automatizzare e svolgere un ruolo complementare nelle attività che richiedono creatività, capacità di risolvere problemi e competenze cognitive. Man mano che l’apprendimento automatico (machine learning) e l’intelligenza artificiale progrediscono in molti settori, un numero crescente di lavoratori potrebbe avere bisogno di abbandonare mestieri in declino (con un’alta intensità di mansioni ripetitive e un basso livello di competenze) per mestieri in ascesa (caratterizzati da competenze cognitive di alto livello e da mansioni non ripetitive).
  • Per realizzarsi nei settori di lavoro digitalizzati, i lavoratori avranno bisogno non solo di competenze digitali ma anche di un ampio mix di competenze, tra cui solide competenze cognitive e socio‑emozionali. Le competenze TIC di alto livello saranno altresì sempre più importanti nelle attività collegate alle nuove tecnologie che sono in crescita.
  • I Paesi stanno affrontando notevoli sfide nel settore della formazione. Le politiche della formazione dovranno facilitare la transizione dei lavoratori che occupano un posto di lavoro ad alto rischio di automazione, verso nuovi posti di lavoro di migliore qualità. Visto che i mercati del lavoro cambiano per rispondere alla digitalizzazione, i Governi devono trovare un giusto equilibrio tra politiche che incoraggiano la flessibilità e la mobilità professionale e politiche che garantiscono la stabilità del lavoro.
  • Poiché la tecnologia modifica il peso di alcune attività nel mercato del lavoro, i Governi dovranno investire nell’istruzione e nella formazione che aiuta i lavoratori a cambiare posto di lavoro o anche tipo di lavoro affinché possano beneficiare di nuove opportunità di lavoro e ridurre il rischio di perdere i loro posti di lavoro.
  • Questo rapporto adotta un approccio pragmatico e analizza le differenze di competenze che separano le occupazioni ad alto rischio di automazione dalle altre. Esso esamina le competenze cognitive e le competenze mobilitate nell’esecuzione di mansioni sul posto di lavoro che sono necessarie al lavoratore per cambiare occupazione e il livello necessario di formazione per facilitare tali transizioni. Condizioni accettabili di transizione, con riduzioni moderate di stipendio e limitate competenze in esubero, possono essere identificati per appena più della metà delle occupazioni con un piccolo sforzo di formazione.
  • Le analisi preliminari indicano che i costi indiretti della formazione destinata ad aiutare i lavoratori che lasciano posti di lavoro a rischio di automazione, possono essere sostanziali ma che sono difficili da valutare in modo preciso. I costi che rendono possibili le transizioni nel mercato del lavoro saranno diversi secondo i Paesi, riflettendo fattori come le differenze nelle quote di occupazione nei posti di lavoro ad alto rischio di automazione, i costi delle politiche dell’istruzione e di formazione, i costi indiretti della formazione e mestieri e la distribuzione delle professioni e delle competenze della popolazione.

I Paesi non sono tutti preparati nello stesso modo per raccogliere i frutti della trasformazione digitale

  • Un piccolo gruppo di Paesi, tra cui il Belgio, la Danimarca, la Finlandia, i Paesi Bassi, la Nuova Zelanda, la Norvegia e la Svezia, è in anticipo rispetto ad altri Paesi nel grado di esposizione alla digitalizzazione (in tema di esperienza digitale). Le popolazioni di questi Paesi sono altresì ben preparate con le adeguate competenze e sono sostenute da sistemi efficaci di apprendimento lungo tutto l’arco della vita che consentono loro di trarre vantaggio dalla digitalizzazione.
  • Altri Paesi, come il Giappone e la Corea, hanno un grande potenziale per trarre il massimo vantaggio dalla trasformazione digitale ma devono adottare una serie di politiche per garantire che i lavoratori più anziani non siano lasciati indietro.
  • In Cile, Grecia, Italia, Lituania, nella Repubblica Slovacca e in Turchia, le persone e i lavoratori sovente non hanno le competenze di base necessarie per realizzarsi nel mondo digitale. In questi Paesi, i sistemi di apprendimento lungo tutto l’arco della vita, formali e non formali, devono essere notevolmente rafforzati per consentire un aumento delle competenze e un aggiornamento professionale in tutti gli aspetti della vita.

Elaborare un pacchetto comprensivo di misure incardinato su politiche legate alle competenze

La digitalizzazione offre molte nuove opportunità di apprendimento

Nelle scuole, l’uso della tecnologia può aiutare gli studenti a sviluppare competenze per un futuro digitale, promuovere nuovi metodi di insegnamento e mitigare l’insuccesso scolastico. L’accesso all’infrastruttura TIC nelle scuole è diffuso nella maggior parte dei Paesi membri dell’OCSE: entro il 2015, quasi 9 studenti su 10 avevano accesso ai computer nelle scuole. Tuttavia, il mero accesso e uso dei computer non è sufficiente per migliorare i risultati degli studenti. Il cosiddetto “effetto tecnologia” sui risultati degli studenti dipende dal modo in cui la tecnologia è stata integrata in aula per sostenere la pratica dell’insegnamento e dell’apprendimento. Molti Paesi dovrebbero riesaminare il modo in cui la tecnologia è integrata nel programma di studi e nella didattica.

L’Open education e le lezioni online accessibili a tutti, i cosiddetti MOOC, offrono nuovi modi di acquisire e diffondere il sapere, e sviluppano competenze lungo tutto l’arco della vita. Oggi, gli adulti con un elevato livello d’istruzione e di competenze hanno ancora tuttavia, maggiori probabilità di utilizzare i MOOC, rispetto agli adulti meno qualificati, il loro potenziale di sviluppo di competenze potrebbe quindi essere sfruttato ulteriormente.

Le politiche devono sostenere l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita e in tutti i suoi aspetti

L'azione volta a rafforzare l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita è fondamentale per tutti i lavoratori e cittadini, per adattarsi ai cambiamenti del mondo del lavoro e della società. Dati di fatto internazionali mostrano che i sistemi solidi di apprendimento permanente sono fondati su un mix di politiche mirate che migliorano l’accessibilità e la qualità dell’offerta di istruzione e di formazione in tutte le tappe della vita e in tutti i tipi di apprendimento.

I Paesi possono promuovere l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita facendo fronte alle diseguaglianze nell’apprendimento nel corso di tutta la vita, adattando il programma scolastico alle esigenze di competenze che mutano e offrendo una formazione più efficace ai docenti. Essi devono anche garantire che i sistemi di istruzione e di formazione destinati agli adulti possano rispondere ai cambiamenti del mercato del lavoro e adattare i sistemi di riconoscimento e certificazione delle competenze a necessità di competenze sempre in evoluzione.

Le politiche devono altresì mitigare l’impatto geografico della digitalizzazione

I vantaggi della digitalizzazione sono stati molto concentrati nelle città e nelle regioni high‑tech, sebbene alcuni segni indichino che alcune imprese iniziano a trarre vantaggio dalle tecnologie digitali insediandosi al di fuori delle regioni high‑tech e per evitare costi della vita troppo alti. L’open education e i MOOC possono altresì contribuire a colmare i divari regionali, offrendo ai giovani e ai lavoratori un accesso all’istruzione terziaria e agli insegnanti, risorse accademiche e di formazione di alto livello negli istituti scolastici. In questo modo, le nuove tecnologie possono mitigare le disuguaglianze dovute all’assenza di insegnanti di alta qualità, a una mancanza di opportunità formative o di accesso alle fonti di informazione. Tuttavia, i divari di competenze emergono ad un’età precoce tra i bambini di diverso status socioeconomico e di diversa origine geografica. Per colmare tali divari ed aiutare le regioni che sono rimaste indietro a mettersi in pari, sono necessarie politiche di alta qualità in tema di competenze, che si dispieghino dalla prima infanzia all’istruzione e alla formazione professionale, nonché pari opportunità per continuare un percorso d’istruzione

L’iniziativa dei poteri pubblici deve essere coordinata

La necessità di incoraggiare l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita e di evitare la diseguaglianza geografica richiede una strategia unificata per la trasformazione digitale, che coordini un insieme di politiche in tema di competenze e sviluppo e i decisori. Come sottolineato nelle iniziative Going Digital e the Future of Work dell’OCSE, un allineamento rigoroso è fondamentale tra politiche dell’istruzione, del mercato del lavoro, della tassazione, dell’edilizia abitativa, della previdenza sociale, dello sviluppo e della ricerca e innovazione. Le politiche legate alle competenze devono essere il cardine di questo pacchetto di misure affinché la digitalizzazione aumenti il benessere e la produttività. L’OCSE è pronta a collaborare con i Paesi e svolgere la sua parte nello sforzo collettivo volto a garantire la prosperità di tutti noi in un mondo digitale.

© OECD

Traduzione a cura della Sezione linguistica italiana.

La riproduzione della presente sintesi è autorizzata sotto riserva della menzione del Copyright OCSE e del titolo della pubblicazione originale.

Le sintesi sono traduzioni di stralci di pubblicazioni dell’OCSE i cui titoli originali sono in francese o in inglese.

OECD

Il testo integrale in lingua inglese è disponibile online sul sito OECD iLibrary!

© OECD (2019), OECD Skills Outlook 2019: Thriving in a Digital World, OECD Publishing.
doi: 10.1787/df80bc12-en

This is a required field
Please enter a valid email address
Approval was a Success
Invalid data
An Error Occurred
Approval was partially successful, following selected items could not be processed due to error